mercoledì 10 luglio 2019

Insalata di riso

Preparazione dell'insalata di riso

1) Porta a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e tuffavi il riso (io uso Vialone nano circa 10/12 min.) Poi raffreddalo sotto un getto d'acqua fredda per fermare la cottura e scolalo bene.
2) Trasferisci il riso in una terrina e condiscilo con un filo di olio extravergine di oliva, sale e pepe.
3) Taglia in piccoli dadini verdure (peperoni, carote, olive, cetrioli, piselli, carciofi ecc.*), prosciutto, formaggio, tonno ecc.. e unisci il tutto al riso.
4) Profuma con una manciatina di prezzemolo tritato e pepa a piacere. Lascia riposare l'insalata di riso al fresco.


(*per i più pigri è permesso usare il condiriso sott'olio)

mercoledì 25 febbraio 2015

.....MINESTRA,VELLUTATA, CREMA O PASSATO?

 

MINESTRA O MINESTRONE, ZUPPA O VELLUTATA? LE REGOLE PER DISTINGUERLE

Minestra o minestrone? Zuppa o passato? E ancora crema o vellutata? La loro bontà è indiscutibile ma difficile è invece riconoscerle. Ecco le differenze e le caratteristiche.

MINESTRA, MINESTRONE O ZUPPA?
La prima e unica distinzione importante tra zuppa e minestra sta negli ingredienti utilizzati oltre alle verdure. Nella zuppa non compare mai né riso né pasta, ma può essere servita solamente con pezzetti di pane, più o meno grandi. ( Il nome stesso, zuppa, simile in tutte le lingue europee, deriva dal gotico suppa, che indicava la fetta di pane che veniva messa nelle ciotole prima di versarvi il brodo. Nel Medioevo, infatti, la fetta di pane era utilizzata al posto delle stoviglie.)

Anche la minestra, in tutte le sue varianti, è da sempre il piatto povero per eccellenza e il suo nome deriva da minestrare, cioè amministrare, e veniva abitualmente servita o “ministrata” dal capofamiglia. La minestra, a differenza della zuppa, contiene oltre alle verdure, riso, pasta o orzo.

La zuppa in generale ha un aspetto più denso e consistente della minestra.

A metà tra la zuppa e la minestra c’è il minestrone, nato dopo la scoperta dell’America e l’introduzione in cucina di alcuni ingredienti fondamentali come le patate, il mais e i fagioli, che prima non erano molto utilizzati. Questi ingredienti hanno arricchito e legato le erbe e gli ortaggi utilizzati fino ad allora creando così una minestra più consistente e simile alla zuppa. Il minestrone italiano per eccellenza è caratterizzato dall’utilizzo di verdure di colore verde, rosso e giallo e dall’aggiunta di pasta, alla fine.

CREMA, VELLUTATA E PASSATO
La differenza tra vellutata e passato di verdura è molto semplice. La vellutata è composta solamente da 2, massimo 3, tipi di verdure. Gli abbinamenti tradizionali sono: patate-porri, zucchine-patate, carote-patate. Inoltre, in una vellutata non deve mai mancare la liason finale degli ingredienti che avviene con l’aggiunta di panna da cucina o tuorli d’uovo, che legano i sapori e danno una consistenza morbida.

Il passato di verdure, invece, non è altro che una minestra o minestrone, che viene frullata con un mixer, preparata prevalentemente per i bambini che non amano vedere la verdura in pezzi grossi.
Più sottile è invece la differenza tra vellutata e crema. Per crema si intende una preparazione con un solo ingrediente principale, frullato, e legata da farina di riso o latte.

lunedì 16 febbraio 2015

Polenta e renga

Polenta e renga è un tipico cibo popolare veronese del periodo invernale, soprattutto durante la Quaresima, che ci viene trasmesso da tempi antichi, quando le famiglie numerose riuscivano a sfamarsi con una aringa e tanta polenta. Infatti l’aringa, essendo salata, veniva condita con abbondante olio e tutti, polenta alla mano, ne assaporavano l’aroma intingendo nello stesso piatto. Oggi, da cibo dei poveri, è diventata una prelibatezza.

PROCEDIMENTO:
Si arrostisce l’aringa su una graticola, la si pulisce bene dalla  testa,coda,pelle, e dalle lische, poi si prepara un trito di prezzemolo e aglio,
 si unisce alla Renga fatta grossolanamente a pezzettini e si mette a macerare sott’olio per almeno 40 giorni per poi poterla servire su di una fetta di polenta bene abbrustolita!

giovedì 29 gennaio 2015

Seppie con piselli

Preparazione:

Per preparare le seppie con piselli iniziate con la pulizia delle seppie: spellatele, togliete l’osso interno, il becco cartilagineo posto tra i tentacoli e la vescica con l’inchiostro quindi sciacquatele per bene sotto l’acqua corrente(meglio se ve le pulisce il vostro pescivendolo). Tagliate le seppie più grandi a listarelle o ad anelli.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Ponete in un tegame l’olio, la cipolla e l'aglio tritati finemente e il prezzemolo tritato , quando la cipolla sarà imbiondita unite le seppie , salate e pepate fatele quindi  insaporire e sfumate con il vino bianco. Quando il vino sarà sfumato aggiungete i piselli freschi sgranati (o surgelati)e la polpa di pomodoro. Lasciate cuocere per un’altra mezz’ora a fuoco dolce, aggiungendo, al bisogno del brodo vegetale(o acqua salata), fino a che le seppie risulteranno tenere.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Prima di spegnere il fuoco, aggiustate eventualmente di sale e di pepe, quindi servite le seppie con piselli e un bel po' di polenta.
 
 
Ingredienti:
  • 1kg seppie pulite
  • 200 gr piselli sgranati
  • 100 gr cipolla
  • 1 spicchio di aglio
  • 200 gr di pomodoro
  • vino bianco per sfumare(e per il cuoco)
  • 2 cucchiai olio evo
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • prezzemolo q.b.
  • brodo o acqua se richiede